Newsletter July 2014

THE PEDAGOGY OF RESPONSIBILITY

 

“Dear friends,
this newsletter is the result of an autonomous attempt by people that work in the office to
prepare a summary of the news in recent months. I preferred not to interfere in the choice of the
information to be reported, and photos as well. I think it’s the only way to make people responsible and
self-reliant. The next newsletter will certainly result better, less redundant, emphatic, long-winded (in
some subjects). I always argue that an educational institution should encourage maximum creativity and
the responsibility of the guests, to avoid the dependency syndrome (who are familiar with our mothers
in Italy, struggling, often with adult children still not self-sufficient ). Recently, an Italian psychologist,
voluntary, marveled herself that boys and girls of the hostel were “too independent”, with no full-time
staff following them. I asked her to let me know what it was, in reality, the problem: “There’ s the risk of
wasted food when they cook” she said.
“It ‘s true. But they cook their own breakfast, lunch and dinner, and no one complains. How much cost
the two cooks who had up to a year ago?” And then: “The residents are in need of staff to assist them.”
“In their villages are accustomed to being alone in the house all day, with responsibility of younger
brothers and sisters while parents work in the mountains …’ Why should I, as I say, regress them?
Without counting the cost of personnel and the difficulty to find qualified people for this role. It’s better
to educate guests to be totally responsible … “. One last note about this useful conversation: “How
many people work in the specialized care facility where you were employed?”. “Five professionals.” “For
how many guests … difficult?”. “Ten.” “Average wage?” “Twelve hundred euro.” I made a quick
comparison with our residents: 80 guests assisted by two or three people (and not full time).
With wages and contributions of the staff of that structure we could support the entire project of Alice
for a year (30 teachers, 800 students, 80 residents …). Miracle and benefits of … pedagogy of
responsibility.”
Valentino Giacomin

Continue…

LA PEDAGOGIA DELLA RESPONSABILITA’

Cari amici,
questa newsletter è il risultato di un tentativo autonomo da parte delle persone che lavorano in
ufficio di preparare una sintesi delle notizie di questi ultimi mesi. Ho preferito non interferire sia nella scelta
delle informazioni da evidenziare, sia delle foto. Credo sia l’unico modo per rendere le persone responsabili e
autosufficienti. La prossima newsletter sarà senz’altro migliore, meno ridondante, enfatica, prolissa (in
alcuni argomenti). Da sempre sosteniamo che una struttura educativa deve favorire al massimo la creatività
e la responsabilità degli ospiti, per evitare la sindrome da dipendenza (che conoscono bene le nostre
mamme in Italia, alle prese, spesso, con figli adulti ancora non autosufficienti). Recentemente, una
psicologa italiana, volontaria, si meravigliava del fatto che i ragazzi e le ragazze dell’ostello fossero “troppo
indipendenti”, senza persone a tempo pieno che li/le seguono. Ho chiesto di farmi sapere quale fosse, in
realtà, il problema: “C’e’ il rischio che sprechino cibo quando cucinano”, disse.
“E’ vero. Ma cucinano da soli la colazione, il pranzo e la cena e nessuno si lamenta. Quanto mi costavano le
due cuoche che avevamo fino a un anno fa?” E poi: “I residenti hanno bisogno di personale che li assista”.
“Nei loro villaggi sono abituati a restare soli in casa per tutta la giornata, con la responsabilità dei fratelli
minori, mentre I genitori lavorano sulle montagne… Perché farli, come dire?, regredire?
Senza contare il costo del personale e la difficoltà di trovare persone qualificate per questo ruolo. Meglio
educare gli ospiti ad essere totalmente responsabili…”. Un’ultima nota riguardo a questa utile
conversazione: “Quante persone specializzate lavorano nella struttura assistenziale dove tu eri impiegata?”.
“Cinque professionisti”. ” Per quanti ospiti… difficili?”. “Dieci!”. “Salario medio?” “Milleduecento euro.” Feci
un rapido confronto con i nostri residenti: 80 ospiti assistiti da due, tre persone (e non a tempo pieno). Con il
salario e contributi del personale di quella struttura noi potremmo sostenere l’intero progetto di Alice per un
anno (30 insegnanti, 800 studenti, 80 residenti…). Miracolo e vantaggi della … pedagogia della
responsabilità.
Valentino Giacomin

Continua…

This Post Has 2 Comments

  1. Siretchi

    Comment vous aider ?

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