Metodo

Alice Project prende il nome dal famoso libro di Lewis Carrol: “Alice nel Paese delle Meraviglie” e come Alice la scuola invita i bambini ad entrare nella terra magica del nostro inconscio, esplorando il mondo interiore di pensieri, sentimenti ed emozioni e ad varcare i confini tra la nostra realtà interiore ed esteriore. In questo modo, si spera, saranno in grado di comprendere e affrontare meglio le sfide e le contraddizioni del nostro mondo quotidiano.

La filosofia in tutto il nostro insegnamento si basa sulla comprensione che la nostra percezione del mondo esterno ha origine nella mente, ed è così che la nostra mente costruisce la nostra realtà transitoria in base a molte influenze intrecciate. 

Alcuni concetti insegnati nel Alice Project : 

  • le leggi di interdipendenza
  • le leggi di causa ed effetto
  • la soggettività delle percezioni e la dinamica delle proiezioni
  • la relatività dei confini
  • la natura sempre mutevole dei nostri pensieri e sentimenti

Il nostro obiettivo è esplorare la nostra comprensione di sé.

Queste comprensioni e valori universali hanno origine in diverse filosofie e spiritualità, inclusi buddismo, induismo, islam, giainismo, cristianesimo, ecc. e allo stesso modo la nostra filosofia non è esclusiva di una religione ma le abbraccia tutte; siamo e insegniamo senza confini. La maggior parte dei bambini a Sarnath e Bodhgaya sono indù con alcuni di tradizione islamica, cristiana, buddista e giainista. I bambini sono incoraggiati a conoscere e comprendere le proprie tradizioni e attraverso queste tradizioni vengono trasmesse le verità universali.

Curriculum

I metodi utilizzati sfruttano il potenziale più potente che possediamo : il potenziale per essere “saggio e gentile”.

Il curriculum combina tre discipline fondamentali :

  1. le tradizionali materie del programma del governo indiano come definite dal governo statale dell’Uttar Pradesh : matematica, scienze, hindi, sanscrito, inglese, storia, biologia, chimica e geografia;
  2. le antiche discipline indiane dello yoga, della meditazione e della medicina ayurvedica e del massaggio;
  3. i rami universali integrati dell’apprendimento, ad esempio danza, arte, mitologia, ecologia, agricoltura, lavoro sociale, dharma, insegnamenti etici e filosofia.

Per quest’ultimo, Valentino Giacomin ha scritto una serie stimolante di libri di testo, “Filosofia per bambini”, racconti morali e storie. Le idee contenute in questi libri sono usate in tutta la scuola, come trampolino di lancio per la discussione e l’esplorazione delle idee di sé e della realtà.

Il corpo e l’intelletto sono combinati con lo yoga e la meditazione, insegnati come parte del curriculum di base a ogni bambino ogni giorno. Allo stesso modo, spirito ed emozioni non sono separati in quanto fanno parte del nostro parlare e pensare ogni giorno.

Alice Project si basa sul concetto di Unity. Unità del Corpo, della Mente e del Mondo Esterno (siamo un’unità biologica psicologica e spirituale). Ciò che chiamiamo realtà esterna non è altro che un’illusione, una percezione sbagliata della nostra mente dualistica, una proiezione non riconosciuta della nostra ristretta coscienza dell’ego. La realtà è senza confini e non è indipendente dalla mente; La mente è un “luogo” in cui persone di paesi e tradizioni diverse sono in grado di incontrarsi e capirsi, comunicare oltre i pensieri senza discriminazioni o barriere linguistiche, usando il potere del silenzio.

La mente è il luogo dove possiamo sconfiggere la sofferenza, le guerre, le ingiustizie, l’armonia. Questo è Universal Education Alice Project, un metodo educativo volto ad aiutare le persone a scoprire e realizzare, prima, l’unità dentro di sé (l’integrazione della mente conscia con l’ombra e l’inconscio) poi l’unità con la cosiddetta realtà esterna.

FINALITA' DEL ALICE Project

Vorremmo risvegliare le “qualità dormienti della mente”, incoraggiando i nostri studenti a indagare ed esplorare l’affascinante mondo che si trova oltre la mente razionale, il mondo oltre l’ego (intelligenza transpersonale). Siamo convinti e stiamo cercando di dimostrare scientificamente che solo al di là della mente razionale c’è la chiave per prevenire le malattie mentali. Per questo motivo non vietiamo la religione nelle nostre scuole. I nostri studenti possono praticare la propria fede rispettando le convinzioni degli altri.

Valentino racconta: “Quando un gruppo di amici va al ristorante, ognuno sceglie il proprio menù a seconda dei propri gusti o antipatie. Nessuno si sogna nemmeno di litigare o litigare per il gusto dei suoi amici. L’importante è condividere il piacere di mangiare insieme, nonostante la differenza legata al cibo”.

Gli studenti del Alice Project sono incoraggiati a sperimentare il vantaggio della preghiera collettiva. Il nostro motto è : “Unità nella diversità”. Sottolineiamo il valore della funzione di pregare, senza giudicare il contenuto della preghiera, che è legato al… gusto individuale !”

Quando c’è il rischio che l’espressione della nostra fede possa generare conflitti, i nostri insegnanti consigliano agli studenti di praticare la “Preghiera del cuore”, chiamata anche “Preghiera silenziosa”. Il silenzio distrugge tutte le differenze. I mistici dicono : “Grazie al silenzio del cuore possiamo ascoltare la voce di Dio !”

Il Alice Project, oltre alla proposta di un percorso educativo in grado di contribuire alla soluzione di alcuni dei problemi che le scuole oggi si trovano ad affrontare, ha altri obiettivi specifici :

  • Aiutare a educare una nuova generazione di operatori sociali, insegnanti, psicologi e volontari a diffondere la

    filosofia e la metodologia del Progetto Alice oltre i confini delle scuole di Sarnath e Bodhgaya, aprendo nuove scuole e centri educativi non solo nei villaggi dell’India ma anche in altri Paesi.

  • Rendere gli studenti consapevoli della gravità dei problemi ambientali nei loro villaggi (inquinamento, uso improprio dell’acqua, deforestazione, pesticidi) e sociali (caste, violenza contro le donne, aborti, alcolismo e analfabetismo). Dovremmo aiutare gli studenti a riconoscere le cause dei problemi, (ignoranza del principio di interdipendenza, legge di causa ed effetto, percezione errata dei fenomeni,) e poi a scoprire i rimedi.

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